Cenni storici sulla Psichiatria
I disturbi mentali sono sempre esistiti in tutte le civiltà, ciò che cambiava era il modo con cui venivano chiamati e identificati all’interno della società. Le informazioni storiche antecedenti alla Scuola Ippocratica sono abbastanza uniformi nel ricondurre i disturbi mentali a qualcosa di “Divino” e “Metafisico”, dunque queste misteriosi condizioni, che affliggevano alcuni individui, venivano ricondotte al dono o alla maledizione di forze superiori. Nel IV secolo A.C. la Scuola Ippocratica porta ad una svolta nella considerazione di tali disturbi, ipotizzandone l’origine all’interno dell’uomo e cercando di spiegarne le cause mediante la teoria dei quattro umori (bile nera, bile gialla, flegma e sangue) e dei loro effetti sull’anima (mente), che all’epoca veniva fatta risiedere nel cuore più che nel cervello. I secoli successivi, in particolare il Medioevo, furono caratterizzati da un altalenarsi circa l’attribuzione dell’origine dei disturbi mentali all’interno (fisico) o all’esterno (metafisico) dell’uomo. Il Rinascimento segnò un passo avanti per la medicina, anche circa lo studio delle malattie psichiatriche. Numerosi autori, tra cui Paracelso (XVI secolo) con il trattato “Sulle malattie che privano della ragione” (Von den Krankheiten so die Vernunfft Berauben), sostenevano che lo studio e la cura dei disturbi mentali dovesse essere svolto dal medico, in ragione della loro origine organica e funzionale all’interno della mente dell’uomo, e non tramite la tortura o l’inquisizione. Tuttavia la separazione definitiva tra disturbo mentale e spiritismo avvenne nel XVII secolo in pieno Illuminismo; in questo periodo sorgevano gli istituti psichiatrici, i disturbi erano classificati in due grossi gruppi, le nevrosi e le psicosi, il malato veniva riconsiderato come individuo sociale. Negli stessi anni nasceva la psicoterapia con lo scopo di curare il paziente e reinserirlo in società, sebbene all’epoca venissero utilizzati metodi oggi considerati obsoleti e grossolani, nonchè inefficaci (shock elettrico, immersioni in acqua gelida, ecc.).Il ‘900, iniziato con le considerazioni di Emil Kraepelin e Eugen Bleuler sulla schizofrenia, fu caratterizzato dalla nascita e sviluppo di modelli di trattamento delle malattie psichiatriche, inizialmente con la psicanalisi Freudiana e successivamente mediante la psicoterapia e la psicofarmacologia, grazie anche alle nuove scoperte nel campo di neurotrasmettitori e dei loro recettori. Inoltre il ‘900 è anche il periodo in cui venne redatto il DSM, ovvero il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, pubblicato nel 1952. Si tratta di un manuale di valore internazionale che prevede una descrizione clinica e ateorica (quindi priva di significati psicodinamici non dimostrabili) delle diverse condizioni psichiatriche note; ad oggi si è giunti alla V edizione.
Formazione e società scientifiche in Psichiatria
Per ottenere il titolo di medico chirurgo specialista in Psichiatria, in Italia è previsto il conseguimento della Laurea in Medicina e Chirurgia, della durata di 6 anni, e la Specializzazione in Psichiatria, materia di insegnamento clinico, della durata di 4 anni. Discipline afferenti alla Psichiatria sono: la Neurologia, la Neuropsichiatria Infantile, la Farmacologia e la Genetica Clinica. Le principali società scientifiche di riferimento in Psichiatria sono: in Italia la Società Italiana di Psichiatria (SIP,in Europa la European Psychiatric Association (EPA) e in America la American Psychiatric Association (APA responsabile della redazione del DSM) e la World Psychiatric Association (WPA).
Dr. Francesco Tafuri - Medico Chirurgo
Revisionato da
Dr. Emanuele Urbani
medico di medicina generale