Storia dell'Osteopatia
L'osteopata come figura che nasce negli Stati Uniti, dopo che un medico statunitense, Andrew Taylor Still, fonda questa disciplina. La sua nascita, dopo approfonditi studi dell'anatomia umana, è dovuta semplicemente alla mancanza di altri metodi di cura a fine '800. La soluzione ad alcuni di essi è arrivata dalla "cura delle ossa", cioè intervenendo sulla postura che in qualche modo è implicata in alcuni disturbi a livello neurovegetativo e osteoarticolare. L'osteopatia è una disciplina della medicina non convenzionale che si propone di affiancare altre branche della medicina ufficiale, con un'efficacia ormai scientificamente provata. Il suo compito è quello d'intervenire esclusivamente in modo manuale, senza la somministrazione di farmaci o sostanze naturali, interventi invasivi o apparecchiature elettromedicali. Le cure, infatti, si eseguono solo con l'aiuto delle mani e di alcune posizioni studiate per scaricare la tensione in alcuni distretti osteoarticolari, con cui trarre beneficio anche a livello viscerale. Nel 2007 tale disciplina è stata riconosciuta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, attestando che il metodo di diagnosi e cura si basa sul trattamento manuale. L'osteopatia considera il paziente secondo l'interazione di mente, corpo e spirito e le tecniche utilizzate per le varie affezioni da curare è ormai accertato che portano benessere e contribuiscono alla salute dei pazienti. In Italia si stime che circa il 7% della popolazione si sia rivolta agli osteopati trovandone giovamento. La diagnosi parte dall'analisi della postura e continua con la palpazione di alcuni distretti che fanno capo ai disturbi manifestati dal paziente. Secondo le teorie dell'osteopatia, tali disturbi sono riconducibili a degli squilibri che si vengono a creare nel tempo, anche a livello emotivo, e che vanno ripristinati attraverso il "riallineamento" fisiologico. L'osteopatia basa la sua efficacia sulla capacità del corpo di auto-curarsi facendo appello alle proprie risorse. Per tale motivo l'osteopata si pone come figura da affiancare all'ortopedico, al fisioterapista e ad altre professioni sanitarie, alle quali comunque non si può sostituire. Non è, infatti, tra le figure che possono intervenire per la riabilitazione dopo traumi e neppure nel caso di interventi chirurgici a livello intestinale, per curare eventuali stati dolorosi dovuti agli stessi. In generale i disturbi che l'osteopata può curare sono quelli che riguardano l'apparato muscolo-scheletrico, neurovegetativo, cranio-sacrale e intestinale.Come diventare osteopata
Per diventare osteopata si possono frequentare alcune scuole di osteopatia distribuite uniformemente su tutto il territorio nazionale. In Italia non c'è ancora una regolamentazione definitiva che riguarda la professione, anche se sono stati fatti passi avanti attraverso il decreto Lorenzin per il riconoscimento della professione di osteopata. La più prestigiosa associazione a livello nazionale è la CSdo, Consiglio Superiore di Osteopatia, di cui fanno parte tutti gli osteopati italiani.Revisionato da
Dr. Emanuele Urbani
medico di medicina generale