Cenni storici su la chirurgia plastica
La maggior parte delle persone è propensa a ritenere che la chirurgia plastica sia un "vezzo" moderno, in realtà la nascita di questa pratica è molto antica e già nei testi degli Egizi è possibile rilevare tracce di ricostruzioni di parti del volto in seguito a traumi. In Occidente nel I sec. d.C il medico Aulo Cornelio Celso, nel suo trattato De Medicina, descrive l'intervento per la riparazione della mutilazione di labbra, orecchie e naso. Dopo questo periodo iniziò una fase in cui la chirurgia plastica non era vista di buon occhio, si deve attendere il 1400 d.C per ricominciare a parlare di ricostruzione del naso, ma da allora la professione del chirurgo plastico Roma di passi avanti ne ha fatti molti. Attualmente il padre della chirurgia plastica è considerato chirurgo tedesco Carl Von Graefe che nel 1818 pubblicò un testo in cui descriveva diversi interventi tra cui la rinoplastica, ma anche blefaroplastica e palatoplastica. Alla fine del 1800 iniziano anche i primi interventi per l'aumento del volume del seno attraverso l'iniezione di materiale sintetico come come paraffina e in seguito cera d'api. Un'evoluzione ulteriore si è avuta al termine della seconda guerra mondiale quando diventò necessario cercare di curare i reduci di guerra e ricostruire parti del corpo lese e mutilate durante gli aspri combattimenti. Dal 1963, anno in cui iniziano gli impianti di protesi al silicone, gli interventi sono diventati sempre più sofisticati con risultati di qualità.Formazioni e società scientifiche
Il chirurgo plastico oggi è in grado di realizzare innumerevoli tipologie di interventi in modo sempre più preciso, meticoloso, con tecniche mininvasive e che permettono in poco tempo di riprendere le normali attività. Diventare il chirurgo plastico richiede prima il conseguimento di una laurea in Medicina e Chirurgia e in seguito un percorso di specializzazione. La specializzazione prevista per poter esercitare tale professione è Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica. Tale dicitura è molto importante, infatti, per diventare chirurgo plastico è importante avere una conoscenza ed un'esperienza elevata nella ricostruzione dei tessuti e delle cartilagini. In seguito a tale specializzazione è possibile seguire ulteriori corsi più specifici, ad esempio sono molti i chirurghi che scelgono di specializzarsi in chirurgia plastica oncologica, cioè tesa a ricostruire i tessuti asportati in seguito a interventi oncologici. Chi vuole ulteriormente approfondire può seguire Master di primo e secondo livello in chirurgia plastica ed estetica, Master Chirurgia Plastica Morfodinamica e molti altri corsi presenti in Italia e all'estero. Il risultato di tale percorso formativo è un professionista in grado di modellare praticamente ogni parte del corpo, che si tratti di ricostruire parti del corpo lese da traumi, come ad esempio nel caso di rottura del setto nasale, oppure di eseguire una mastoplastica additiva in seguito a mastectomia, oppure aumentare il volume del seno semplicemente per ritrovare se stesse. La società scientifica di riferimento per i professionisti del settore è la SICPRE Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed EsteticaRevisionato da
Dr. Emanuele Urbani
medico di medicina generale