L'ecografia è un utile esame diagnostico che utilizza gli ultrasuoni senza i rischi che possono derivare dalla metodica radiologica per esaminare gli organi come le ovaie, utero, tube e vescica, con l'obiettivo di valutare le eventuali alterazioni patologiche. L'ecografia è sempre più associata alla visita ginecologica ed è un esame diagnostico semplice e sicuro in quanto utilizza una sonda che emette ultrasuoni a bassa frequenza ed alta intensità che non provocano danni all'organismo; viene infatti utilizzata anche in persone molto sensibili come le donne in gravidanza. I fasci di ultrasuoni si riflettono in modo diverso a seconda della diversa densità degli organi e tessuti che attraversano; questo permette la localizzazione e la ricostruzione della forma dei mezzi attraversati e quindi, di evidenziare le eventuali alterazioni patologiche. Inoltre sono generalmente brevi i tempi di attesa, con costi contenuti ed effettuata a livello ambulatoriale, infatti l'attrezzatura necessaria per effettuare una buona ecografia è portatile e facile da usare ed è uno strumento indispensabile ed insostituibile per il Ginecologo. La ricerca tecnologica (es: Color doppler) in continua evoluzione, rende sempre migliore ed affidabile questo esame. Può essere eseguita con due tecniche: Transaddominale e Transvaginale.
Quali strutture si vedono durante un’ecografia
Si osserva la morfologia (aspetto, forma, struttura) degli organi dell’apparato genitale femminile. L’utero, è costituito da due parti, una esterna muscolare denominata miometrio e da una parte interna denominata endometrio, mucosa che viene demolita e rinnovata ad ogni mestruazione. Ha la forma di una pera rovesciata, formato dal corpo ed il collo, della lunghezza totale di 6, sino a 10 cm nelle donne con almeno una gravidanza; si definisce normoversoflesso o antiversoflesso quando la porzione più larga è orientata in avanti (verso la pancia, 60% delle donne) e retroversoflesso quando è rivolta all’indietro (verso la schiena, 40% delle donne). Le salpingi uterine o tube di Falloppio, organi che si allungano dal corpo dell’utero, dalla forma di due tubi cavi, permettono il passaggio dell'ovulo dall'ovaio nella cavità uterina; visibili in ecografia solo quando presentano delle patologie che ne ingrandiscono il loro diametro come, idrosalpinge, piosalpinge ed altro. Le ovaie, due organi simili come forma a grosse mandorle dal peso di 6-8 grammi, di diametro massimo di 30-40 mm, poste ai lati dell’utero. A volte la loro valutazione, a causa della posizione, non sempre è semplice, sono comunque visibili entrambe nel 94% dei casi. Al loro interno sono presenti i follicoli del Graaf, che contengono l’oocita, cioè l’uovo in maturazione. Durante un normale ciclo mestruale, un follicolo aumenta le proprie dimensioni e verso la metà del ciclo raggiunge i 18-22 mm e raggiunta la maturazione “scoppia” espellendo l’oocita contenuto all’interno, che potrà essere fecondato e dare origine ad una gravidanza. Dopo l’ovulazione, il follicolo viene sostituito dal corpo luteo, così detto per la presenza della luteina un pigmento di colore giallo, che ha il compito di proteggere un'eventuale gravidanza. Il corpo luteo può durare pochi giorni (ciclo mestruale) oppure qualche mese (durante la gravidanza), infine viene sostituito da tessuto connettivale. Dopo la menopausa le ovaie si riducono di volume e spesso risultano di difficile visione ecografica. La vescica, viene visualizzata solo con l’ecografia transaddominale, e si valuta sia lo spessore della parete, sia la presenza al suo interno di eventuali polipi o calcoli.
Altre strutture: con questa metodica l'ecografista, ginecologo esperto, può valutare altre strutture, quali la parete addominale, alcuni muscoli, i vasi sanguigni pelvici, le anse intestinali.
A cosa serve la visita ginecologica con ecografia
L'ecografia si può utilizzare a qualsiasi età. Per l'analisi degli organi pelvici sia nell'infanzia che durante l'adolescenza risulta essere l'unica tecnica diagnostica non invasiva, in grado di esaminare informazioni precise sulle condizioni di salute degli organi pelvici e permette di analizzare la funzionalità dell’apparato ginecologico in termini di fisiologia, permettendo di comprendere le possibili cause di infertilità, situazioni di sanguinamenti, cisti ovariche dolori pelvici, ecc.. sino ad arrivare a patologie benigne o potenzialmente maligne. Consente di valutare i risultati di terapie sia mediche che chirurgiche. È la principale metodica di monitoraggio delle terapie per la fertilità. Inoltre l’ecografia viene spesso usata come ausilio per il posizionamento di contraccettivi intrauterini (spirale).
Le principali patologie diagnosticabili sono:
Patologie uterine quali, malformazioni uterine (l’utero bicorne o didelfo setti uterini, fibromi, patologie del collo uterino, patologie endometriali (polipi, patologie iperproliferative, neoplasie).
Patologie ovariche: cisti ovariche, ovaio policistico, patologie neoplastiche dell’ovaio, ovaio multi follicolare.
Patologie ovariche: cisti ovariche, ovaio policistico, patologie neoplastiche dell’ovaio, ovaio multi follicolare.
Fonti e approfondimenti su:
Revisionato da
Dr. Emanuele Urbani
medico di medicina generale