Il pap test è un esame diagnostico preventivo ginecologico che si effettua per diagnosticare precocemente patologie tumorali del collo dell’utero.
Il pap test fu inventato nel 1917 grazie al contributo di Papanicolau e Stockart che diedero un grande impulso ai metodi di colorazione degli strisci vaginali. Tutte le donne, almeno dai 25 anni di età, dovrebbero sottoporsi a questo esame ogni 2-3 anni.
Nel prendere appuntamento con il ginecologo la paziente deve fare attenzione alla data delle mestruazioni; il test potrà essere effettuato dopo almeno 3 giorni dalla fine delle mestruazioni oppure una settimana prima dell'inizio del successivo ciclo mestruale.
In cosa consiste il pap test
Si effettua un prelievo endocervicale con un bastoncino cotonato imbevuto di soluzione fisiologica; l'operatore si aiuta con lo speculum per ottenere una leggera dilatazione vaginale che favorisce la raccolta di muco sia dal collo dell'utero sia dal canale cervicale. Il muco raccolto viene poi strisciato su di un vetrino che viene trattato per essere sottoposto all'esame di laboratorio.
L'esame non è doloroso e dura pochi minuti (5 minuti al massimo).
Si può avvertire un leggero disagio in concomitanza dell'uso del dilatatore.
Nel caso si verificassero piccole perdite di sangue nei giorni successivi, è bene contattare il medico.
In laboratorio il campione verrà esaminato per evidenziare le cellule esfoliate sia da lesioni pre-invasive che invasive.
Il pap test evidenzia circa il 95% degli stati cancerosi e precancerosi della cervice uterina.
Consigli:
Per non correre il rischio di alterare i risultati è bene evitare, nei 2 giorni precedenti l'esame:
– rapporti sessuali
– ovuli
– deodoranti intimi
– gel vaginali
– spermicidi
Se la paziente è allergica al lattice è bene avvertire l'operatore che sceglierà i guanti adeguati.
Revisionato da
Dr. Emanuele Urbani
medico di medicina generale