Il tampone vaginale è un esame diagnostico eseguito allo scopo di ricercare microrganismi causa di infezioni a vagina e cervice uterina.
In cosa consiste un tampone vaginale
Questo esame viene prescritto dal ginecologo considerando le osservazioni fatte durante la visita e gli eventuali disturbi segnalati dalla paziente.
Il tampone vaginale si effettua con un bastoncino ovattato che il ginecologo inserisce in vagina a circa 5 cm di profondità; il bastoncino viene fatto ruotare delicatamente con lo scopo di raccogliere le secrezioni vaginali da analizzare ed effettuare uno specifico antibiogramma. Viene misurato il ph vaginale, il cui valore normale è circa 4, e si procede a rilevare la presenza di leucociti, di funghi del Trichomonas vaginalis, le alterazioni della flora batterica e la presenza di uno o più agenti infettivi quali la Candida, Chlamidia, Staffilococco, ecc..
Oltre al tampone vaginale si può ricorrere al tampone cervicale in caso di necessità di riscontrare altri tipi di batteri, micoplasmi, Papilloma visus, ecc.
Preparazione al tampone vaginale
Sospensione terapie antibiotiche almeno 7 giorni prima dell’esame.
Sospensione terapie non antibiotiche vaginali e sistemiche almeno 3-4 giorni prima.
L’esame non può essere eseguito durante il periodo mestruale.
Evitare lavande vaginali interne la sera prima dell’esame (è consentito il lavaggio esterno).
Astenersi da rapporti sessuali 24 ore prima dell’esame
Revisionato da
Dr. Emanuele Urbani
medico di medicina generale