In cosa consiste l'uroflussometria e studio del residuo post minzionale
L'uroflussometria è un esame indolore e non invasivo che si consiglia in tutti i casi in cui il paziente lamenta anomalie o difficoltà nell'urinare, sia in eccesso che in difetto. L'uroflussometria si esegue per via ambulatoriale, con un medico specialista in urologia. In prima istanza, lo specialista raccoglierà l'anamnesi del paziente e gli chiederà di elencare i sintomi che avverte. In questa fase colloquiale potrà chiedere informazioni riguardo l'atteggiamento minzionale solito: numero di minzioni giornaliere, quantità di urina prodotta pro-minzione, colore delle urine, eventuali bruciori o sensazioni anomale circoscritte all'atto urinario. L'esame vero e proprio consiste nel chiedere al paziente di urinare nel flussimetro, uno strumento contenitore in grado di misurare la quantità delle urine emesse, la velocità e la pressione di espulsione e l'andamento dell'alternanza di questi valori durante l'atto. Solitamente, durante una minzione, il flusso dell'urina parte lentamente, per poi aumentare in velocità e pressione nella fase intermedia e ritornare lenta alla fine dell'atto urinario. Se questo ciclo si altera è sintomo di patologia ostruttiva, sulla quale si dovrà indagare. Al termine dell'uroflussimetria il medico passerà alla seconda fase del test: lo studio del residuo minzionale, ossia il calcolo della quantità di urina restata in vescica dopo una minzione sensorialmente completa per il paziente. Questo test può essere effettuato inserendo un catetere in vescica ed aspirando l'urina residua o valutando la vescica tramite ecografia. I valori normali dell'uroflussometria devono essere superiori a 15ml/secondo ed il residuo minzionale assente o di quantità irrisoria.A cosa serve l'uroflussometria con studio del residuo minzionale
L'esame urodinamico dell'uroflussometria con studio del residuo minzionale serve a diagnosticare, o ad escludere, tutte le patologie a carico dell'apparato urinario: reni, vescica, canali urinari, prostata. Un'ostruzione al regolare flusso delle urine può rappresentare un campanello d'allarme per diverse malattie, inclusi tumori benigni o maligni degli organi appena elencati. Più banalmente, e più comunemente, un flusso urinario anomalo è causato da infezioni virali o batteriche locali, calcoli renali o vescicali o interazioni con farmaci che possono dare, come effetto collaterale, difficoltà di minzione. Prima di un esame specialistico con test di uroflussometria e studio del residuo minzionale è necessario fare una preparazione adeguata. Al paziente verrà chiesto di bere una quantità di acqua naturale, tra il mezzo litro ed il litro, cominciando a sorseggiarla circa un'ora prima dell'esame e di trattenere le urine fino al momento del test. Questo consentirà il successo dell'esame, contribuendo a creare un atto urinario adeguato, per quantità e durata, all'analisi delle caratteristiche del flusso. Non è richiesto digiuno né ricovero. Per ulteriori approfondimenti è possibile consultare le linee guida dell'uroflussometria della società italiana di urologia httpRevisionato da
Dr. Emanuele Urbani
medico di medicina generale