La cistoscopia è un’indagine diagnostica endoscopica che consente di visualizzare l'uretra, la prostata, il collo della vescica e la vescica, cioè la parte interna delle basse vie urinarie, con il cistoscopio e viene solitamente effettuata dagli urologi. Storicamente il primo cistoscopio fu ideato da M. Nitze nel 1878; composto di un catetere metallico dotato di prismi ottici e l'estremità con una sorgente luminosa.
In cosa consiste la cistoscopia
Il cistoscopio, in passato alquanto rigido, oggi è divenuto molto flessibile e sottile grazie alle fibre ottiche, alla cui estremità viene applicata una microscopica telecamera. Questo progresso permette l'inserimento del cistoscopio, nell'uretra, con molti fastidi in meno per il paziente. Dall'uretra si arriva alla vescica che viene dilatata con l'immissione di acqua sterile per una sua ottimale esplorazione visiva diretta delle sue condizioni. Questa metodica permette la individuazione di anomalie e patologie a carico della vescica e delle basse vie urinarie come calcoli, polipi, diverticoli o tumori e, se necessario di prelevare campioni di tessuto per l'analisi istologica in laboratorio. Viene utilizzata per comprendere l'origine di alcuni disturbi come la presenza di sangue nelle urine, infezioni urinarie ricorrenti, dolore pelvico cronico, minzione dolorosa e/o anormale, ritenzione o incontinenza urinaria, ipertrofia della prostata e sospetta presenza di calcoli o lesioni tumorali. In alcune circostanze e con particolari adattamenti si possono eseguire piccoli interventi come l'asportazione di polipi, litotrisia, coagulazione di piccoli tumori.
A cosa serve la cistoscopia
La cistoscopia è indicata per la diagnosi delle malattie delle basse vie urinarie e della prostata quali:• Tumore della vescica
• Minzione dolorosa
• Sangue nell’urina (ematuria)
• Dolore pelvico cronico
• Calcolosi urinaria
• Infezioni dell’apparato urinario recidivanti
• Cistite interstiziale
• Incontinenza urinaria o vescica iperattiva
• Ritenzione urinaria (dovuta, per esempio alla prostata ingrandita [IPB], restringimento dell’uretra [stenosi])
Preparazione per la cistoscopia
Non ci sono particolari raccomandazioni per il paziente. Molto importante è che il paziente informi i medici dei farmaci che sta assumendo, in particolare farmaci anticoagulanti o antiaggreganti. Spesso viene prescritta una terapia antibiotica preventiva. Nei piccoli interventi chirurgici, la cistoscopia viene eseguita in regime di ricovero ospedaliero utilizzando l'anestesia spinale o generale. Sarà necessario eseguire esami del sangue e un elettrocardiogramma; inoltre sarà indispensabile il digiuno dalle otto ore precedenti l'intervento. In caso di infezione urinaria la cistoscopia non può essere eseguita. Infatti prima dell'esame è frequente la richiesta al paziente di eseguire un'urinocoltura e se si dovesse constatare un'infezione, verrà prescritta una specifica terapia antibiotica. L'urologo valuterà anche se il paziente abbia o no conformazioni anatomiche dell'uretra che, causando restringimenti, possano causare grosse difficoltà alla esecuzione della cistoscopia.Rischi e complicanze della cistoscopia
Il cistoscopio può essere di tipo flessibile o rigido a seconda dell'intervento e con la cistoscopia rigida, specialmente negli uomini, si può manifestare un leggero dolore ed un forte fastidio; per alleviarli si applica un gel lubrificante dotato di azione anestetica. La vescica viene dilatata con la introduzione di acqua sterile e ciò può provocare uno stimolo a urinare. Nel passato venivano usati strumenti rigidi che causavano effetti collaterali frequenti di bruciore durante la minzione e di urina rosata a causa delle perdite ematiche provocate dallo strumento durante l'inserimento nell'uretra; con la cistoscopia flessibile questi fenomeni sono diventati rari. Dopo l'esame viene prescritta spesso una terapia antibiotica con lo scopo di prevenire il rischio di infezione. Il paziente è invitato a contattare il medico se dovesse verificarsi un rialzo della temperatura, se dovesse avere difficoltà ad urinare e se avvertisse nausea. La procedura ambulatoriale non prevede un periodo di osservazione. Se si esegue anche un piccolo intervento, si prevede un ricovero in regime di day hospital o di degenza ordinaria di 1-2 giorni. Dopo una cistoscopia diagnostica nulla vieta che il paziente riprenda la vita abituale, senza però, fare troppi sforzi e con l'impegno di bere abbondante acqua per favorire la diuresi. Il bruciore dell'uretra trova beneficio da bagni caldi. Dopo una cistoscopia terapeutica il paziente viene invitato a riposare per qualche giorno e per quanto riguarda l'attività sessuale dovrà attenersi al parere dell'urologo.Per fonti e approfondimenti: