In cosa consiste la diatermocoagulazione
Pochi sanno che per essere un buon dermatologo il Medico specializzato in patologie cutanee e veneree dovrà essere anche un discreto elettricista.Proprio così! Infatti l’energia, sotto forma di corrente che attraversa la cute, viene trasformata in calore per la resistenza che incontra attraversando i tessuti (è semplicemente l’effetto Joule).
A cosa serve la diatermocoagulazione
Il dermatologo sfrutta questo elementare principio per adoperare uno degli strumenti a lui più preziosi: il diatermocoagulatore. Uno strumento elettrico che genera corrente ad impulsi in grado sia di tagliare il tessuto cutaneo (e quindi permettere tramite l’elettrochirurgia l’eliminazione della lesione) sia di associare anche un certo effetto emostatico, per azione coagulativa sui vasi recisi. Lo strumento concentra la corrente in un catodo (di solito di forma appuntita) che viene utilizzato nell’area da operare mentre l’anodo (piastra) viene applicato su un’altra parte corporea in modo che la corrente elettrica possa scorrere.
Ecco un buon esempio di come la scienza abbia migliorato, per non dire rivoluzionato, il lavoro del dermo-chirurgo che ha tra le mani uno strumento versatile, preciso e tecnologicamente avanzato per poter risolvere patologie altrimenti di molto più difficile eliminazione.
Dr. Fabrizio Vaira - Medico Chirurgo
Revisionato da
Dr. Emanuele Urbani
medico di medicina generale