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Gastroscopia + Eventuale Biopsia

13/10/2016
La Gastroscopia o Esofagogastroduodenoscopia (EGDS) è un esame eseguito mediante una sonda flessibile a fibra ottica, la quale, una volta collegata ad uno schermo, permette di visionare in tempo reale le immagini ottenute dal passaggio della stessa all’interno del canale digerente, in particolare di: esofago, stomaco, duodeno. L’esame può avere come finalità la sola ispezione della mucosa del tratto gastroenterico o può essere completato con l’esecuzione di una biopsia, esame fondamentale per studiare ed osservare il campione a livello microscopico e per formulare la diagnosi.

In cosa consiste la Gastroscopia (EGDS)

L’esame viene eseguito da un medico Endoscopista solitamente specializzato in Chirurgia Generale o in Gastroenterologia, con l’assistenza di un infermiere. È prevista una preparazione da parte del paziente che consiste nel digiuno per almeno 10-12 ore prima di eseguire l’esame, in modo tale che non siano presenti residui di cibo nel tratto gastroenterico che andrà ispezionato. A questo proposito appropriate indicazioni vengono fornite al momento della prenotazione della prestazione. Inizialmente viene chiesto al paziente se preferisce eseguire l’esame in sedazione lieve o se preferisce rimanere completamente cosciente per la durata dell’esame: solitamente attorno ai 5-10 minuti. In caso il paziente scelga la sedazione lieve questa verrà effettuata da un medico specializzato in Anestesia, solitamente usando delle benzodiazepine a basse dosi; è importante per il paziente che desideri effettuare l’esame in sedazione lieve essere accompagnato da un conoscente che possa riaccompagnarlo a casa, in quanto i farmaci usati precludono la guida di veicoli.
Il medico Endoscopista procederà ad anestetizzare il cavo orale del paziente mediante uno spray contenente un anestetico locale. Successivamente, il paziente verrà fatto sdraiare in posizione supina o in decubito laterale e gli verrà introdotta in bocca una guida rigida da tenere posizionata tra i denti, onde evitare che possa mordere la sonda durante l’esecuzione della manovra. Infine verrà introdotta la sonda e verrà chiesto al paziente di deglutirla. La sonda possiede diverse funzioni, tra cui: una luce, un foro per aspirare, un foro per immettere aria, un foro per far passare una guida per le biopsie. La biopsia consiste nel prelievo di una piccola porzione di mucosa, polipo o di una neoformazione, mediante una piccola pinza tagliente che “morde” una porzione di tessuto di circa 2-5 millimetri quadrati. Il prelievo bioptico è fondamentale per definire la diagnosi di certezza delle alterazioni strutturali, macroscopiche o microscopiche, del tratto gastroenterico. In una singola seduta possono essere prelevati più campioni bioptici che successivamente verranno orientati, classificati per sede ed inclusi in un mezzo di conservazione prima di essere inviati per lo studio al microscopio. Durante l’esecuzione dell’esame è fondamentale inserire aria per distendere le pareti del tratto gastroenterico e per scattare fotografie delle varie sezioni; l’aria può dare la necessità di eruttare e un senso di distensione che sono normali. L’esame può, seppur raramente, avere delle complicazioni che sono spiegate nei fogli del consenso informato che deve essere letto e firmato prima di ricevere la prestazione.
È importante:
  • Informare il medico delle proprie malattie note, in particolare gastroenterologiche ed eventuali allergie
  • Informare il medico circa l’assunzione di farmaci specificandoli tutti, in particolare se si assumono antiaggreganti e/o anticoagulanti, informazione fondamentale prima di eseguire una biopsia
  • Ricordarsi che l’eventuale sedazione preclude la guida di veicoli ed organizzarsi in tal senso circa il ritorno al domicilio

A cosa serve la Gastroscopia (EGDS)

La Gastroscopia (EGDS) viene utilizzata, con scopo diagnostico e terapeutico, essa dà informazioni circa l’aspetto della mucosa, delle eventuali formazioni che protendono nel lume del canale e della canalizzazione del tratto digerente alto: esofago, stomaco e duodeno. La EGDS può completarsi mediante lo studio in magnificazione di immagine, l’utilizzo del doppio pallone, o la biopsia. La biopsia è fondamentale per definire l’istologia e l’anatomia patologica di numerosi condizioni e verrà successivamente refertata dal medico Anatomopatologo. Il doppio pallone è una tecnica che prevede l’avanzamento, mediante gonfiaggio e sgonfiaggio simultaneo di due palloni che fanno procedere la sonda, fino alla prima porzione di duodeno. Infatti il duodeno è l’unica porzione di intestino non visualizzabile né con la EGDS, né con la Colonscopia.
L’EGDS trova particolare utilità clinica in: esofagite, gastrite, celiachia, sanguinamenti occulti del tratto gastroenterico, varici esofagee, ulcere, infestazioni intestinali, polipi, neoplasie.

Dr. Francesco Tafuri - Medico Chirurgo

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Revisionato da
Dr. Emanuele Urbani
medico di medicina generale


Le informazioni fornite su Paginemediche hanno natura generale e sono pubblicate con uno scopo puramente divulgativo destinate ad un pubblico generico, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere di un medico.
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