Tumore alla prostata: cause e sintomi iniziali
Il tumore alla prostata risulta essere una delle neoplasie tipiche degli uomini anziani, soprattutto di quelli che vivono nelle zone sviluppate. Questa correlazione, però, dipende solo ed esclusivamente da un aumento dell'età media. Tra le principali cause di tumore alla prostata si riconoscono quelle genetiche/ereditarie, quelle ormono-dipendenti e quelle condizionate dagli stili ed abitudini di vita. La stadiazione del tumore prostatico risulta fondamentale per una prognosi più fausta possibile, anche se c'è da sottolineare che la stadiazione clinica non ha ancora raggiunto livelli soddisfacenti, che peraltro risultano essere inferiori a quelli post-chirurgici. Essendo una neoplasia maligna, il tumore alla prostata prevede numerosi stadi di evoluzione, misurati secondo la scala di Gleason, ognuno dei quali porta ad una maggior invasione della ghiandola e delle strutture adiacenti. Più avanzata è la stadiazione del tumore, maggiori sono le possibilità di metastasi, con interessamento di altri organi ed apparati. I sintomi iniziali di un tumore prostatico sono per di più anche poco rappresentativi, in quanto possono limitarsi ad un aumento delle dimensioni, con assenza di dolori o manifestazioni specifiche. Quando però il tumore inizia ad infiltrare gli altri organi e avvolge completamente la prostata, possono verificarsi emissioni di sangue con l'eiaculato e l'urina, alterazioni della funzionalità specifica degli organi su cui sono presenti le metastasi e alterazioni strutturali. Purtroppo distinguere un tumore prostatico in fase iniziale solo da un quadro sintomatologico risulta alquanto complicato.Diagnosi e terapia del tumore alla prostata
Il tumore alla prostata può essere diagnosticato attraverso l'esame del PSA, ovvero dell'antigene prostatico specifico. Quando questa titolazione risulta notevolmente superiore a quella normalmente ritrovata nel circolo sanguigno, allora rappresenta un parametro indicativo di potenziale carcinoma prostatico. Infatti, in condizioni di integrità tissutale della prostata, il PSA si ritrova comunque nel torrente circolatorio, ma in quantità minime. Va però precisato che il PSA può aumentare anche in conseguenza ad altri tipi di patologie della prostata, come anche l'IPB (ipertrofia prostatica benigna). Accanto a questo esame, infatti, si esegue un esame digito-rettale ed un'ecografia rettale. La metodica diagnostica che però offre certezza di tumore prostatico è la biopsia chirurgica per via transrettale o transperineale. Le terapie del tumore alla prostata sono estremamente variabili in base alle aspettative di vita del paziente perchè mostrano alcune controindicazioni ed effetti collaterali, tra cui la riduzione della funzionalità intestinale, urinaria ed erettiva. Proprio per questo, la terapia va adattata al caso clinico specifico. Le opzioni possibili sono:-prostatectomia radicale;
-brachiterapia o radioterapia;
-ormonoterapia;
-osservazione e rimando dell'intervento;
-osservazione e terapie palliative;
-HIFU;
-criochirurgia;
-chemioterapia;
-combinazione di due o più terapie suddette.
Per approfondire l'argomento è possibile consultare le linee guida.
Revisionato da
Dr. Emanuele Urbani
medico di medicina generale