In cosa consiste l’Elettrocardiogramma (ECG)
L’esame è innocuo e viene eseguito da un medico o da un infermiere ma deve essere letto dal medico, di solito un Cardiologo o un Internista.Una volta fatto sdraiare il paziente si posizionano gli elettrodi (in forma di adesivi o ventose) sul corpo, questi andranno a formare le derivate e possono essere “periferici” o “precordiali”. I “periferici” vengono di solito posizionati sugli arti o su spalle e addome. I “precordiali” vengono posizionati sul torace a livello del cuore. Il risultato della registrazione da parte degli elettrodi produce un tracciato ECG a 12 derivazioni. L’esame è assolutamente innocuo e non doloroso e può essere effettuato su soggetti di tutte le età e nelle donne gravide.
È importante:
- Informare il medico delle proprie malattie note, in particolare cardiovascolari
- Informare il medico circa l’assunzione di farmaci specificandoli tutti, in quanto alcuni di questi possono portare modifiche al tracciato
- Portare al medico gli ECG pregressi in modo da poterli confrontare e valutare eventuali modifiche nel tempo
A cosa serve l’Elettrocardiogramma (ECG)
L’ECG permette di valutare la progressione dell’attività elettrica cardiaca e dà informazioni circa il ritmo, la frequenza cardiaca, la conduzione dagli atri ai ventricoli e la morfologia e i voltaggi degli stessi. Le anomalie elettrocardiografiche possono ricondurre ad alterazioni funzionali o strutturali del cuore e rendono l’ECG l’esame cardiologico non invasivo più frequente e più utile nel processo diagnostico terapeutico.L’ECG trova particolare utilità clinica in: aritmie, sincopi, cardiopatia (ipertensiva, ischemica cronica e altre meno frequenti), valvulopatie, scompenso cardiaco, pericardite, sindrome coronarica cronica e in urgenza nella diagnosi della sindrome coronarica acuta.
Dr. Francesco Tafuri - Medico Chirurgo
Revisionato da
Dr. Emanuele Urbani
medico di medicina generale