Il controllo pacemaker di norma si effettua nello stesso centro dell'impianto e va eseguito ad intervalli regolari prestabiliti, in genere di circa 6 mesi. Serve a verificare il corretto funzionamento dell'apparecchio e il suo stato di carica, in quanto è possibile sapere con mesi d'anticipo quando si scaricherà. : Il pacemaker è un generatore di impulsi costituito da un involucro con all'interno una batteria, è collegato al cuore tramite dei fili elettrici detti elettrocateteri e ha lo scopo di generare un impulso elettrico che permetta la contrazione del cuore simulando quello che fisiologicamente avviene in un cuore sano. Dopo l'intervento per l'impianto del pacemaker, viene consegnata al paziente una tessera magnetica in cui sono riportati tutti i dati relativi all'operazione: il medico che l'ha effettuata, quando è avvenuta, il modello di pacemaker impiantato, quali elettrocateteri sono stati utilizzati e tutti i controlli. Questa tessera va portata sempre con sè, soprattutto al momento dei controlli in modo che possa essere aggiornata. Il controllo pacemaker va eseguito ad intervalli regolari, che normalmente sono di sei mesi. Quando possibile, è bene recarsi per il controllo presso il centro che ha provveduto all'intervento di impianto, ma non è una condizione imprescindibile. Il controllo serve ad evidenziare il funzionamento del meccanismo ma anche a imporre delle variazioni nella stimolazione in caso di mutate esigenze cliniche del paziente o a met...
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