Globalmente il 15-40% degli individui è affetto da ipertensione arteriosa sistemica, valori che tendono ad essere più alti nei paesi industrializzati e più bassi nei paesi in via di sviluppo.
L’ipertensione arteriosa sistemica è per il 90% idiopatica o essenziale, che si associa ad elementi genetici e ambientali (quali: vita sedentaria, fumo, abuso di alcool, dieta ricca di sale, elevato peso corporeo ecc.). Il restante 10% è definito come secondario ad altre condizioni di cui la maggior parte è ipertensione di origine renale, seguita da malattie endocrine e uso di contraccettivi orali.
Quali sono i Sintomi dell’Ipertensione arteriosa sistemica
L’ipertensione in quanto tale nella maggior parte delle persone non da sintomi. Talvolta i pazienti possono lamentare cefalea o eccessiva mancanza di fiato, soprattutto durante i rialzi pressori. Altre circostanze possono essere costituite dei picchi di pressione, nei quali si raggiungono valori molto alti rispetto all’ordinario, che possono essere asintomatici o presentarsi con sintomi anche molto gravi.L’ipertensione è un fattore di rischio per la salute della parete vascolare e si associa alla formazione di ateroscleorosi e aneurismi. Molto spesso capita che il primo sintomo sia un evento acuto dovuto a questi fattori, come: sindrome coronarica acuta (angina, infarto), ictus (ischemico o emorragico), rottura di aneurismi.
Come si diagnostica l’Ipertensione arteriosa sistemica
Ogni paziente <18 anni dovrebbe effettuare una misurazione della pressione ogni 2 anni e ogni paziente >18 anni (in particolare se con fattori di rischio tra cui: diabete mellito, ipercolesterolemia, sovrappeso, fumatore, abuso di alcool, pillola anticoncezionale ecc.) dovrebbe effettuare una misurazione della pressione ogni anno. La diagnosi viene effettuata mediante rilevazione di valori di pressione persistentemente elevati in due o più visite, l’anamnesi e gli esami del sangue sono di solito indirizzati alla ricerca di ulteriori eventuali fattori di rischio cardiovascolare che meritano di essere corretti. Ulteriori indagini quali esami di sangue, urine, ecografia possono essere richiesti per la diagnosi di forme di ipertensione secondaria, che comunque costituiscono la minor parte dei casi.Come si cura l’Ipertensione arteriosa sistemica
La terapia delle fasi iniziali e per valori non troppo elevati è rappresentata dal cambiamento dello stile di vita da solo senza l’uso di farmaci, eliminano tutti i fattori ambientali che aumentano il rischio di sviluppare ipertensione (quali: alimentazione scorretta, vita sedentaria, fumo, abuso di alcool, dieta ricca di sale, elevato peso corporeo ecc.). Se non si ottengono obiettivi modificando lo stile di vita o se sono presenti numerosi fattori di rischio cardiovascolare è indicato cominciare un trattamento farmacologico con un farmaco che sarà eventualmente potenziato dall’aggiunta di altri farmaci qualora non si riesca ad ottenere un controllo ottimale. Le principali classi di farmaci utilizzate sono. ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina, beta-bloccanti, calcio antagonisti, diuretici.Revisionato da
Dr. Emanuele Urbani
medico di medicina generale