Da augusto murri (1841/1932), fu clinico medico di bologna (1875/1916).
'.... La diagnosi esatta, che dà al pratico quella potenza, non può essere stabilita che da chi sa sviscerare tutto intero il complesso dei fatti che si intrecciano nell'ammalato.... '
Specialista in Nefrologia e Diabetologia. Esperto nell'Ipertensione Arteriosa e nelle Malattie Metaboliche.
Dirigente Responsabile del 'Servizio dell'Ipertensione Arteriosa e delle Malattie Metaboliche e Renali' “POLO ROMANO DELL'IPERTENSIONE ARTERIOSA”
presso la Casa di Cura “San Domenico” – Piazza Sassari, 5 - 00161, Roma (Italia) - Telefoni: 06 44202677 - 06 44230952 - 06 44230851.
Dal 2009 responsabile del “Servizio dell’Ipertensione Arteriosa e delle Malattie Metaboliche e Renali” “POLO ROMANO DELL'IPERTENSIONE ARTERIOSO”.
Attività Ambulatoriale, raramente di Ricovero e di Day Hospital, nella Casa di Cura “San Domenico” – Piazza Sassari, 5 - 00161, Roma (Italia). Telefoni: 06 44202677 - 06 44230952 - 06 44230851.
Dal 1975 al 2008, come attività clinica nel Policlinico Umberto I di Roma - (“Sapienza” – Università di Roma): Funzione di Assistenza di tipo ambulatoriale e raramente di ricovero. Con ruoli negli anni, dopo aver effettuato i relativi concorsi, da Assistente, da Aiuto a Dirigente Responsabile presso il “Centro dell’Ipertensione Arteriosa e delle Malattie Renali”.
L'IPERTENSIONE ARTERIOSA ESSENZIALE O PRIMITIVA è un fattore di rischio cardiovascolare (cioè facilita una malattia verso organi o vasi arteriosi che sono 'bersagli' di danno, come ad esempio il cervello, il cuore, l'aorta e i reni). Si tratta di una pertinenza dello specialista nefrologo per alcune piccole alterazioni a livello renale che la promuovono. Invece, è estranea ad altre specializzazioni che invece ne subiscono soltanto l'effetto lesivo.
Ha scritto 8 volumi e ha pubblicato circa 200 lavori scientifici.
Ha coordinato uno studio epidemiologico sui fattori di rischio cardiovascolare (ipertensione arteriosa, dislipidemie, diabete, uricemia, ecc. ) su 1767 abitanti di una cittadina laziale, ovvero pari al 36% dei cittadini. I risultati sono stati interessanti, arricchiti anche da alcune evidenze da confermare ovviamente con ulteriori studi.