A cosa servono lo screening nutrizionale e lo schema dietetico
Quando si decide di andare dal nutrizionista per uno screening nutrizionale e uno schema dietetico si è già alla fase superiore della consapevolezza di un'alimentazione errata. Quando si mangia male, infatti, non sempre si è coscienti di uno scarso equilibrio tra i cibi. Avere uno screening nutrizionale e conseguentemente uno schema dietetico può essere utile in molti casi. In primis quando ci sono i casi di obesità clinica i pazienti hanno bisogno di essere seguiti passo passo in un regime alimentare molto stretto. A volte i regimi alimentari e l'attività fisica non bastano per compensare le mancanze dei pazienti, che devono essere sottoposti a operazioni di bypass gastrico. Anche in questi casi è fondamentale rivolgersi a un dietologo per essere seguiti.Le patologie opposte, come l'anoressia e la bulimia non sono certo da trascurare: anch'esse necessitano di uno screening nutrizionale e di un conseguente schema dietetico. I pazienti che soffrono di queste patologie devono essere rieducati a mangiare e ad apportare al proprio corpo tutti i nutrienti necessari.Tra i pazienti del nutrizionista ci sono anche gli sportivi, che hanno bisogno di una dieta personalizzata per riuscire nel proprio mestiere. Il regime alimentare di uno sportivo dev'essere il più possibile completo e variato, con quantità prestabilite di fibre, proteine, vitamine, carboidrati e grassi.Ci sono, infine, i pazienti che hanno bisogno di instaurare un regime alimentare per dimagrire in funzione di altre patologie. Malattie cardiovascolari oppure tumori possono essere la causa dell'instaurazione di un regime alimentare ben definito.In cosa consiste uno screening nutrizionale e schema dietetico
Una visita dal nutrizionista prevede un colloquio di circa un'ora nel quale all'inizio il medico spiega i valori dei vari nutrienti e l'importanza che la dieta variata ed equilibrata ha nel prevenire problemi e patologie.Il primo passo per instaurare la fiducia tra medico e paziente è quello di un'anamnesi nutrizionale. Lo specialista chiede al paziente un elenco dei cibi assunti negli ultimi giorni e un panorama di quali sono i cibi che non mangia perché non gli piacciono o per via di intolleranze o allergie. Il medico in questa fase cerca di estirpare anche le false credenze alimentari, spesso frutto di tradizione popolare.Nella seconda parte della visita, il nutrizionista prende le misure del paziente con uno screening fisico completo. Misura altezza, peso, BMI e poi calcola il peso ideale, facendo una stima di quanta massa grassa va persa per arrivare attorno al peso forma di quella persona.Infine, nella visita viene la fase dello schema dietetico. Il dietista stila un programma che il paziente deve seguire, provvisto di quantità e di varietà di cibi da assumere. Generalmente il programma ha una validità mensile o bimestrale.Revisionato da
Dr. Emanuele Urbani
medico di medicina generale