Gonfiori, flatulenze, difficoltà digestive, debolezza e difficoltà alla concentrazione sono disturbi che possono dipendere da sofferenza del microbiota intestinale, nota anche con il nome di disbiosi; nel nostro intestino albergano centinaia di miliardi di batteri, la maggior parte dei quali svolge un’azione benefica sulla mucosa del sistema digestivo, consentendone il buon funzionamento.
Questi germi “amici” inoltre stimolano le difese immunitarie e impediscono ai germi patogeni di colonizzare proprio nell’intestino.
Farmaci (antibiotici in particolare), stress psico-fisico, inquinanti, infezioni, alimentazioni incongrue ed altri fattori, inducono disbiosi, innescando così una serie di disturbi che, oltre a quelli sopracitati, siindentificano con malesseri generali, dolori muscolari e scheletrici, stati infiammatori cronici invalidanti e, talora, sindromi depressive.
Recentemente è emerso dalla letteratura medica che una sofferenza della mucosa intestinale è associata alla promozione delle malattie infiammatorie a carattere progressivo come le malattie autoimmuni.
Risulta quindi importante diagnosticare in modo appropriato lo stato di disbiosi mediante l’esecuzione di esami specifici; questi sono in grado di evidenziare e tipizzare l’alterazione microbiologica intestinale e consentirequindi un’appropriata terapia.