A cosa serve la visita di chirurgia toracica
Nonostante non sia l'unico motivi per cui si può aver bisogno di rivolgersi ad un chirurgo toracico, la principale indicazione per la visita di chirurgia toracica è lo studio dei tumori del polmone. Vi possono accedere sia pazienti con sospetto che pazienti con già la diagnosi di malattia. Nel primo caso il chirurgo, prescrive gli accertamenti necessari a definire la diagnosi, come esami di radiologia (come la TAC) o la broncoscopia. La broncoscopia è un esame di endoscopia che utilizza un sottile tubicino per esplorare le vie respiratorie più grandi ed eventualmente prelevare del materiale biologico da inviare in anatomia patologica per definire la natura tumorale o meno di una lesione individuata, ad esempio, alla TC. In caso di diagnosi già nota, invece, il chirurgo toracico acquisisce tutti i referti già prodotti da altri specialisti, tra i quali gli oncologi, e valuta se i pazienti sono candidabili all'exeresi chirurgica del tumore oppure se devono essere trattati con altre terapie, quali chemioterapia e radioterapia. Se l'operazione è fattibile, il chirurgo prescrive al paziente degli esami preoperatori e una visita dall'anestesista, al quale spetta l'ultima parola sull'esecuzione dell'intervento.Come si svolge una visita di chirurgia toracica
Nella fase iniziale della visita il chirurgo raccoglie l'anamnesi del paziente facendo alcune domande sui sintomi attuali, sulle condizioni di salute generali, sui fattori di rischio (fumo, alcol, amianto) e sulla familiarià per malattie come i tumori; dopodiché consulta le visite e gli esami già prescritti da altri specialisti: proprio per questo è fondamentale portare con sé tutta la documentazione clinica di cui si è in possesso. Successivamente il medico procede alla visita vera e propria e infine redige un referto in cui riporta il contenuto della visita, gli eventuali accertamenti richiesti e la terapia da seguire.^#9583#