L’ Acufenometria è un esame diagnostico non invasivo, utilizzato in Otorinolaringoiatria, che consiste nella misurazione della frequenza e dell'intensità di un acufene. Quest’ultimo è un disturbo costituto dalla percezione di rumori, i quali si presentano sottoforma di fischi, ronzii, fruscii, ecc. Tutte queste sensazioni si verificano in assenza di stimolo sonoro esterno. Il fastidioso rumore viene riconosciuto solo dalla persona che soffre di questa malattia e chi sta accanto a lei non sente nulla. Può essere percepito con una o con tutte e due le orecchie, oppure come se provenisse dall'interno della testa. Si ritiene che sia provocato da alterazioni dell'apparato sensoriale uditivo o da alterazioni dei meccanismi che elaborano il suono. La maggioranza degli acufeni sono determinati da causa otogena, cioè da una malattia che colpisce l’apparato uditivo e la via nervosa acustica. Esistono anche degli acufeni che sono determinati da malattie generali o da malattie vascolari o neuropsichiche o dismetaboliche, oppure da assunzione di farmaci o da diete incongrue. Il vero problema nel trattamento degli acufeni è che in circa la metà dei pazienti non è possibile identificare la causa che ha portato all' acufene. In alcuni casi non si riesce ad individuare con certezza la malattia, in questi casi è pure possibile un trattamento mirato. Negli altri casi ci si orienta invece verso una terapia sintomatica, cioè una terapia che senza che sia stata individuata con...
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